Obiettivi formativi

Programma, testi e obiettivi
Status professionale conferito dal titolo
Specialista in biodiversità, didattica e comunicazione delle scienze naturali
Dato il percorso offerto dal Corso di studio, si ritiene che il laureato nel Corso di laurea magistrale in Conservazione della biodiversità, didattica e comunicazione scientifica abbia varie possibilità lavorative, in particolare come esperto delle componenti biotiche dell'ecosistema e della loro gestione e conservazione, nonché della divulgazione delle scienze naturali.
Gli sbocchi più importanti riguardano l'occupazione lavorativa nel settore pubblico, università, enti di ricerca, imprese di gestione e servizi ambientali, Ministeri, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente, Istituto Superiore di Sanità, Soprintendenze archeologiche. Si vuole sottolineare, inoltre, che il
percorso formativo fornisce l'adeguata preparazione all'insegnamento delle discipline scientifiche e risponde ai requisiti necessari per la partecipazione al concorso per l'accesso al ruolo di docente della scuola secondaria, secondo la legislazione vigente.
Sbocchi professionali di prevedono anche nel settore privato nel quale il laureato magistrale potrà svolgere attività in
differenti tipologie di imprese e nelle società e cooperative di consulenza per la valutazione e la gestione della qualità dell'agroambiente e fruizione naturalistica del territorio, anche per la componente divulgativa e di comunicazione delle scienze.
Le competenze del laureato magistrale potranno essere di supporto alle Amministrazioni delle Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Associazioni ambientaliste, Fondazioni che operano nella gestione delle problematiche ambientali, nei musei e nell'editoria scientifica e didattica.
Caratteristiche prova finale
La prova finale, cui si accede dopo aver acquisito almeno 102 crediti e che consente l'acquisizione di altri 18 crediti, consiste nella presentazione e discussione di una tesi sperimentale, elaborata dallo studente sotto la guida di un relatore e strettamente collegata al tirocinio formativo, svolto sotto la supervisione di un docente.
La votazione di laurea magistrale (da un minimo di 66 punti a un massimo di 110, con eventuale lode) è assegnata da apposita commissione in seduta pubblica e tiene conto dell'intero percorso di studi dello studente.
Le modalità di organizzazione della prova finale e di formazione della commissione ad essa preposta e i criteri di valutazione della prova stessa sono definiti dal Regolamento didattico del corso di laurea magistrale.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per essere ammesso al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea (ivi compresa quella conseguita secondo l'ordinamento previgente al D.M. 509/1999 e successive modificazioni e
integrazioni) o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studi conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell'Università.
Per l'ammissione si richiede inoltre il possesso di requisiti curriculari e l'adeguatezza della preparazione iniziale dello studente.
I requisiti curriculari richiesti sono il titolo di laurea conseguito nella classe L-32 (Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura) ex DM 270/2004 e nella classe 27 (Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura) istituita secondo il precedente ordinamento didattico ex D.M. 509/99.
Sono inoltre ammessi gli studenti laureati in altre classi il cui percorso formativo abbia permesso l'acquisizione di almeno 54 CFU nei SSD MAT/01-09, FIS/01-08, CHIM/01-03, CHIM/06, BIO/*, GEO/* e AGR/*, di cui almeno 12 CFU nei settori BIO/* o AGR/*.
L'adeguata preparazione personale sarà verificata attraverso apposite modalità disciplinate all'interno del Regolamento didattico di corso di studio.
Abilità comunicative
Il laureato magistrale sviluppa:
- abilità a comunicare oralmente e per iscritto ad un pubblico di esperti e ad un pubblico non specialistico con proprietà di linguaggio e utilizzando i registri adeguati per le diverse circostanze (es. scuola, congressi,
workshop, eventi, ambiti museali);
- conoscenza approfondita di una seconda lingua europea, oltre la propria, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali e con particolare riferimento ai lessici propri del settore naturalistico.
Gli studenti acquisiscono le abilità indicate in diversi momenti del percorso formativo.
In generale attraverso le prove d'esame e in particolare con le attività pratiche, di laboratorio esperienziale e di campo. Queste possono infatti prevedere un intervento attivo da parte dello studente che lo porta progressivamente a una piena capacità di esprimere in modo rigoroso i contenuti appresi. Gli insegnamenti
possono prevedere l'utilizzo di testi in lingua inglese. Infine, la discussione della tesi di laurea di fronte a una commissione è un momento che permette di verificare le abilità comunicative maturate.
Autonomia di giudizio
Il laureato magistrale matura capacità di riflessione e giudizio atte a trarre opportune conclusioni su temi sociali ed etici nei settori ambientale e naturalistico. In particolare:
- è in grado di scegliere le tecniche appropriate per l'analisi e la gestione delle componenti biotiche ed abiotiche degli ecosistemi naturali ed antropizzati e le tecniche didattiche atte al raggiungimento degli obiettivi formativi in ambito scolastico;
- sa valutare in maniera dettagliata le implicazioni sociali ed etiche, sulla base delle proprie conoscenze legislative di base e di politica economica, nella programmazione di interventi sull'ambiente naturale.
Molte attività proposte nel corso di studio prevedono una rielaborazione individuale del materiale presentato in classe che favorisce la progressiva acquisizione dell'autonomia di giudizio richiesta. La stessa autonomia è
inoltre elemento di valutazione in diversi insegnamenti.
Capacità di apprendimento
Il laureato magistrale avrà:
- conoscenza degli strumenti di aggiornamento scientifico per le discipline del settore e capacità di accedere alla letteratura scientifica prodotta in almeno una lingua europea oltre alla propria;
- abilità nell'utilizzazione degli strumenti approntati dalle nuove tecnologie della comunicazione;
- buona conoscenza e comprensione delle diverse discipline delle scienze della natura nel senso più largo, in modo da poter valutare i differenti approcci e sviluppare, così, l'abilità di utilizzarli in nuovi settori di interesse in maniera autonoma.
I docenti, nell'ambito della propria autonomia didattica, favoriscono lo sviluppo della capacità dello studente di creare collegamenti tra argomenti presentati in insegnamenti differenti o in diverse parti dello stesso insegnamento.
La verifica dell'acquisizione delle competenze previste avviene prevalentemente attraverso le prove d'esame.
Conoscenza e comprensione
Area Biologica
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica devono raggiungere un adeguato livello di conoscenza degli aspetti tassonomici e genetici e condurre studi nel campo della conservazione e della gestione sostenibile degli organismi animali e vegetali. Successive conoscenze riguardano lo studio della biodiversità, con particolare riferimento alle tecniche di monitoraggio e raccolta dati per azioni di conservazione e biorisanamento. Sono richieste altresì competenze sui temi della didattica e comunicazione delle scienze biologiche. Gli insegnamenti si avvalgono di lezioni frontali, laboratori, uscite didattiche in natura ed attività esperienziali in ambiti scolastici

Area delle scienze della terra
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica acquisiscono conoscenze sulla classificazione delle rocce e sui principali microorganismi marini attuali e fossili. Possono altresì essere richieste conoscenze sui processi geochimici relativi agli inquinanti, sulla gestione sostenibile del patrimonio geologico-paleontologico e sugli strumenti per studiare il cambiamento climatico. Una parte dell'offerta formativa richiede conoscenze dei principali metodi di divulgazione delle scienze della terra. Gli insegnamenti si avvalgono di lezioni frontali, laboratori ed uscite didattiche in natura.

Area Ecologica
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica acquisiscono conoscenze sui principali fattori di minaccia della biodiversità, con particolare riferimento a quella vegetale e degli ambienti acquatici. Inoltre, vengono acquisite conoscenze sulle azioni per arrestare la perdita di biodiversità e per gestire in modo sostenibile habitat naturali e seminaturali, sui metodi e sulle strategie di insegnamento, di educazione all'ambiente e ai cambiamenti globali. Gli insegnamenti si avvalgono di lezioni frontali, laboratori, uscite didattiche in natura ed attività esperienziali in ambiti educativi.

Area chimica, fisica, matematica e informatica
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica devono acquisire un adeguato livello di conoscenza per l'analisi dei dati statistici nei disegni sperimentali nel campo delle Scienze Naturali, utilizzando software statistico R. Sarà necessario comprendere i fondamenti logici e le finalità conoscitive di tecniche di largo impiego di sintesi, correlazione e regressione tra variabili. I laureati potranno inoltre acquisire competenze per l'insegnamento della chimica e della matematica e del web design. Gli insegnamenti si avvalgono di lezioni frontali ed esercitazioni.

Area agraria, gestionale e comunicativa
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica dovranno essere in grado di comunicare in un contesto multidisciplinare anche utilizzando il linguaggio economico. In questo contesto, gli studenti potranno acquisire conoscenze di base di psicologia, filosofia, pedagogia generale e giornalismo scientifico. Gli insegnamenti si avvalgono di lezioni frontali ed esercitazioni.

Area competenze trasversali
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica devono acquisire un adeguato livello di conoscenza dell'inglese scientifico. I laureati potranno acquisire conoscenze di progettazione e gestione ambientale, sostenibilità e antropologia culturale. Sono inoltre chiamati a svolgere un'attività di internato nella quale acquisiranno conoscenze specifiche relative a uno dei molti Laboratori di ricerca del Dipartimento, oppure di enti e aziende esterne convenzionati. Gli studenti dovranno infine svolgere una tesi di tipo sperimentale che può essere collegata alle attività svolte durante l'internato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Area Biologica
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica dovranno essere in grado comprendere, valutare e comunicare i risultati di studi scientifici inerenti al riconoscimento e la conservazione della biodiversità. Gli studenti potranno inoltre essere in grado di pianificare e condurre su specie di interesse conservazionistico analisi genetico-molecolari, monitoraggi e piani di gestione della fauna, oltre ad acquisire competenze nel campo del biorisanamento, della didattica e della comunicazione scientifica. Le modalità di verifica dell'apprendimento dipendono dall'insegnamento e si avvalgono di esami scritti e/o orali.

Area delle scienze della terra
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica dovranno essere in grado di descrivere e classificare una roccia e i principali microorganismi marini attuali e fossili. Ulteriori capacità includono la quantificazione dei processi geochimici relativi agli inquinanti, la gestione e/o l'istituzione di siti di interesse geologico-paleontologico e percorsi didattici naturalistici, i modi e gli strumenti per studiare il cambiamento climatico. Le modalità di verifica dell'apprendimento si avvalgono di esami scritti e/o orali in base all'insegnamento.

Area Ecologica
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica dovranno essere in grado di svolgere azioni per arrestare la perdita di biodiversità. Dovranno inoltre conoscere i principali metodi di campionamento e monitoraggio della biodiversità vegetale e acquatica, essere in grado di agire in un quadro normativo di riferimento a livello nazionale e internazionale sulla conservazione della biodiversità e il monitoraggio ambientale. Ulteriori competenze riguardano il riconoscimento delle forme del rilievo terrestre, l'uso dei principali strumenti cartografici ed delle tecniche di insegnamento e divulgazione delle scienze. Le modalità di verifica dell'apprendimento consistono in esami scritti e/o orali in base all'insegnamento.

Area chimica, fisica, matematica e informatica
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica dovranno conoscere gli strumenti di base per l'analisi dei dati statistici relativi ai più comuni disegni sperimentali nel campo delle Scienze Naturali, acquisire dimestichezza con l'analisi quantitativa dei dati ed essere in grado di svolgere elaborazioni autonome e di interpretare e presentare correttamente i risultati di tali elaborazioni, utilizzando il software di statistico R. I laureati potranno inoltre saper applicare le tecniche necessarie per l'insegnamento della chimica e della matematica e di web design.

Area agraria, gestionale e comunicativa
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica dovranno essere in grado di valutare soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. I laureati potranno avere conoscenze sui processi di base della psicologia, sui temi fondamentali della filosofia della scienza, sui temi chiave dei fenomeni pedagogici e sulle principali tecniche di divulgazione scientifica.



Area competenze trasversali
In base al CV e al piano di studi scelti, i laureati in Conservazione della Biodiversità, Didattica e Comunicazione Scientifica saranno in grado di comprendere un argomento scientifico in lingua inglese e di svolgere attività di ricerca e/o aziendale nell'ambito dell'offerta di laboratori o aziende convenzionate proposta. I laureati potranno inoltre essere in grado di progettare e gestire un'area naturale e/o seminaturale, educare alla sostenibilità e comprendere argomenti di natura antropologica.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Specialista in biodiversità, didattica e comunicazione delle scienze naturali
Dato il percorso offerto dal Corso di studio, si ritiene che il laureato nel Corso di laurea magistrale in Conservazione della biodiversità, didattica e comunicazione scientifica abbia varie possibilità lavorative, in particolare come esperto delle componenti biotiche dell'ecosistema e della loro gestione e conservazione, nonché della divulgazione delle scienze naturali.
Gli sbocchi più importanti riguardano l'occupazione lavorativa nel settore pubblico, università, enti di ricerca, imprese di gestione e servizi ambientali, Ministeri, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente, Istituto Superiore di Sanità, Soprintendenze archeologiche. Si vuole sottolineare, inoltre, che il
percorso formativo fornisce l'adeguata preparazione all'insegnamento delle discipline scientifiche e risponde ai requisiti necessari per la partecipazione al concorso per l'accesso al ruolo di docente della scuola secondaria, secondo la legislazione vigente.
Sbocchi professionali di prevedono anche nel settore privato nel quale il laureato magistrale potrà svolgere attività in
differenti tipologie di imprese e nelle società e cooperative di consulenza per la valutazione e la gestione della qualità dell'agroambiente e fruizione naturalistica del territorio, anche per la componente divulgativa e di comunicazione delle scienze.
Le competenze del laureato magistrale potranno essere di supporto alle Amministrazioni delle Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Associazioni ambientaliste, Fondazioni che operano nella gestione delle problematiche ambientali, nei musei e nell'editoria scientifica e didattica.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Specialista in biodiversità, didattica e comunicazione delle scienze naturali
Il percorso formativo porterà all'acquisizione delle seguenti competenze:
- competenze nel monitoraggio presso Enti, assessorati e agenzie di gestione e controllo dell'ambiente (ARPA,
APAT, comuni, province, regioni);
- competenze per le analisi e rilevamento delle componenti faunistiche e floristiche presso Enti pubblici e privati
coinvolti nella gestione sostenibile degli ambienti naturali e dell'agroambiente;
- competenze per la pianificazione faunistica presso Enti pubblici e privati preposti alla gestione della fauna
soggetta a prelievo (Regioni, Province, Ambiti Territoriali di Caccia, Comprensori Alpini, Aziende FaunisticoVenatorie) (Figura del tecnico e/o esperto faunistico);
- competenze per la pianificazione floristica e faunistica presso Parchi Nazionali e Regionali e Riserve naturali;
- competenze come libera professione presso studi professionali di gestione ambientale e faunistica;
- competenze per la collaborazione al funzionamento di musei di storia naturale, orti botanici, giardini alpini;
- competenze per la gestione di aree naturali e riserve protette;
- competenze nell'ambito della didattica, divulgazione scientifica in musei, parchi e riserve.
Funzione in contesto di lavoro
Specialista in biodiversità, didattica e comunicazione delle scienze naturali
Il laureato magistrale agisce a livelli decisionali superiori nell'ambito delle professioni tecniche in enti pubblici o settori privati, che conducono indagini scientifiche e programmi didattici, operano per la tutela, la gestione e la valorizzazione del patrimonio naturale e per la diffusione della cultura naturalistica. In particolare sarà in grado di svolgere le seguenti funzioni
-ricerca naturalistica sia di base che applicata;
-didattica e divulgazione dei temi ambientali e delle conoscenze naturalistiche;
- censimento del patrimonio naturalistico e progettazione di piani di monitoraggio;
- valutazione d'impatto, recupero e di gestione sostenibile dell'ambiente naturale;
- progettazione ambientale in ambito naturale;
- gestione faunistica e di conservazione della biodiversità, per l'applicazione di quegli aspetti della legislazione ambientale che richiedono competenze naturalistiche, con particolare riferimento agli studi di impatto (comparto flora-fauna) e alla valutazione di incidenza;
- redazione di carte tematiche (biologiche ed abiologiche) anche attraverso l'uso di GIS e database collegati;
- organizzazione e direzione di musei scientifici, acquari, giardini botanici e parchi naturalistici;
- educazione naturalistica e ambientale attraverso la progettazione e realizzazione di materiali didattici anche a supporto multimediale per scuole, università, musei naturalistici, parchi, acquari e giardini botanici;
- progettazione e gestione di itinerari naturalistici;
I contesti di lavoro in cui potrà svolgere le sue funzioni sono:
- enti, assessorati e agenzie di gestione e controllo dell'ambiente (ARPA, APAT, comuni, province, regioni);
- enti pubblici e privati coinvolti nella gestione sostenibile degli ambienti naturali e dell'agroambiente;
- enti pubblici e privati preposti alla gestione della fauna soggetta a prelievo (Regioni, Province, Ambiti Territoriali
di Caccia, Comprensori Alpini, Aziende Faunistico-Venatorie) come tecnico e/o esperto faunistico;
- parchi Nazionali e Regionali e Riserve Naturali;
- studi professionali di gestione ambientale e faunistica;
- musei di storia naturale, orti botanici, giardini alpini;
- aree naturali e riserve protette;
- enti di didattica e ricerca (Università, CNR).
Descrizione obiettivi formativi specifici
L'obiettivo del Corso di laurea magistrale in 'Conservazione della biodiversità, didattica e comunicazione scientifica' è di fornire allo studente, interessato a raggiungere una completa formazione nell'ambito della valutazione, valorizzazione e conservazione dell'ambiente e delle sue componenti nell'ottica della gestione sostenibile della natura, dell'insegnamento e della divulgazione scientifica, un quadro culturale e competenze avanzate per l'esercizio di attività professionali nell'ambito di aziende ed enti pubblici e privati che affrontano tematiche ambientali, parchi e riserve, istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, musei ed editoria scientifica.
Il Corso di studio si propone di rispondere alle attuali e future esigenze del mercato del lavoro nell'ambito della valutazione, protezione e gestione sostenibile dell'ambiente delle sue componenti biotiche, in ambito scolastico e di museologia scientifica.
Per la realizzazione di questi obiettivi, il Corso di studio sarà strutturato in modo da prevedere una base comune di insegnamenti inerenti i principali ambiti della Classe con particolare riferimento alle discipline biologiche, ecologiche, geologiche, genetiche, matematiche e statistiche, per un'analisi sistemica dell'ambiente naturale, in tutte le sue componenti biotiche ed abiotiche e delle loro interazioni, considerate anche nella loro dimensione storico evoluzionistica.
Successivamente, potrà articolarsi in curricula volti più specificatamente all'acquisizione di conoscenze e competenze nei campi:

- delle metodologie per la didattica, divulgazione e comunicazione delle scienze naturali;

- della protezione e gestione sostenibile della biodiversità e delle risorse naturali, maggiormente caratterizzati da un approccio specialistico per le discipline botaniche, zoologiche, ecologiche.

Il percorso sarà articolato in lezioni teoriche, esercitazioni pratiche in laboratorio ed in campo. In particolare saranno previsti periodi dedicati ad esperienze laboratoriali sia per la gestione ambientale sia per la didattica e divulgazione scientifica.